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Io: Vincenzo Siragusa
La mia storia.
Febbraio 2007 rimango bloccato dalle vertigini.
D’urgenza al pronto soccorso.
Tac d’urgenza all’encefalo.
Mi blocco col collo sempre con vertigini ed acufeni altre 2 volte prima dell’estate. Proseguo le indagini specialistiche come la RMN al collo.
Tra le quali visita specialistica otorinolaringoiatra e visita specialistica Neurologia.
Quest’ultima mi sentenza a morte. Il Neurochirurgo mi spiegava che nella RMN al collo c’era un ernia in C5-C6 oltre che alla rettilineizzazioni del collo ed ad artrosi, ma soprattutto che nella TAC era visibile un subependimoma cioè una cisti-tumore evolutivo dentro il cervello che si sarebbe ingrossato entro sei mesi.
Mi disse pure di ripetere la RMN dell’encefalo ad un mese e che vista la situazione bastavano 100 euro invece che 150.
Immaginate con quale spirito portai la notizia alla mia famiglia.
Vedevo tutto nero!
Niente futuro!
Continuo a bloccarmi col collo ed a sentirmi sempre più malato. Iniziò a farmi male anche la schiena. Infatti cominciai a bloccarmi anche con la schiena.
La prima volta nel giardino di casa mia per raccogliere qualcosa da terra. Rimasi bloccato e per almeno due ore, per due interminabili ore non potei muovermi od alzarmi.
Ripetei la RMN all’encefalo ad un mese ed al sesto mese. La cisti al cervello però non ingrossava. La ripetei anche all’anno, la cisti sempre la stessa.
Iniziai a poco a poco a lavorare con i miei assistiti cervicalgici e lombalgici ed anche io a fare i miei esercizi adattati e personalizzati.
Ripetei la RMN all’encefalo altre 4 volte la cisti sempre la stessa.
Continuai ad allenarmi ed a perfezionare gli esercizi la cervicalgia e le vertigini sempre meno. Finalmente faccio anche fare la RMN alla schiena. Mi aspettavo l’ernia ad L5-S1 ma non mi aspettavo la cisti di Tarlov. Altra sentenza non di morte ma di invalidità. Provate a cercare sul web la cisti di Tarlov (l’anticamera della sedia a rotelle).
Anche stavolta tristezza e depressione. Solo per 10 girono però, dall’undicesimo passo al contrattacco.
Ormai sono convinto che un lavoro fatto bene sulle articolazioni e sui muscoli possano disattivare tutti i segni diagnostici che fanno paura alla scienza medica. Ci sono voluti cinque anni, si cinque lunghi anni per me, per passare da esercizi di ginnastica dolce per gli ultra ottantenni alla trazioni alla sbarra, ai burpeeces, oppure al muscle up che come sanno gli sportivi avanzati sono esercizi molto impegnativi e difficili anche per i giovani in formissima.
Dalle due sentenze di morte e di invalidità permanente sono passato a poco a poco ad essere sempre più informa e padrone del mio corpo allenandomi ora con esercizi difficoltosi anche per i giovani atleti. Ora i miei capelli sono grigi tendenti al bianco ed in faccia ho molte rughe da 55enne, il mio corpo però è bello, forte elastico e magro.
Cosa sarebbe successo se non avessi ricercato di stare meglio? Se mi fossi abbandonato alla disperazione.
Se avessi dato troppo peso ai segni diagnostici trovati negli esami.
Ed invece sono mi sento onorato di ringraziare tra i tantissimi che hanno fatto da fonte al mio metodo soprattutto il mio collega di studio e di lavoro il chinesiologo dott. Antonino Mulè e i dottori. Damiano Francesconi e Marcello Chiapponi.
Ma soprattutto debbo ringraziare la mia compagna Luisa per avermi fatto da innesco per capire quanto importante sia la ricerca dell’equilibrio e dell’elasticità che deve essere sempre rapportata e dosata alla forza.
Questo è ora il mio allenamento (video con Burpeeces, trazioni, piegamenti ad un braccio, muscle up, piegamenti in verticale)
Copiato da Facebook del 14-sett-2021
Nel mese di maggio dell'anno 2005 o 2006 sono stato vittima di un incidente stradale. Auto contro pedone, ed il pedone ero io.
Da quel momento in poi ho avuto mille problemi soprattutto alle cervicale.
Prima diagnosi due protrusione c4 e c5. Periodicamente avevo dolori e molto spesso il collo bloccato con altri effetti collaterali quali nausea, forti mal di testa, fastidi alla mandibola. Un calvario che raramente trovava sollievo con i farmaci.
Ho cominciato ad avere dei primi risultati positivi con delle sedute dall'osteopata fino al 2016 che ha rappresentato l'inizio della fine.
A causa di una mia eccessiva esposizione al freddo ho accusato dei forti e fastidiosi dolori sotto una delle scapole. Il dolore si è intensificato con il passare dei giorni scendendo lungo uno degli arti superiori fino all'avambraccio. Dolore incredibile.
Per 20 gg non ho dormito e per i successivi due mesi ricordo di non avere dormito più di 3/4 ore a notte. Tutti gli esami fatti non mi lasciamo scampo. Dovevo fare i conti con due ernie e 1 protrusione alla cervicale.
Contro il parere di tutti i medici che conoscevo ho deciso di sottopormi all'intervento che in quel momento risultava meno invasivo. Discectomia laser percutanea operata da un chirurgo austriaco che alla prima visita non ha perso tempo a manifestare le sue intenzioni.
In un italiano appena comprensibile mi disse "dobbiamo operare".
A dire il vero la proposta erano due placche in titanio, una per distanziare le vertebre e l'altra per facilitare la rotazione del collo.
A 35 anni una terribile notizia, ma in quel momento ho pensato di non avere scelta e volevo tornare a dormire e lavorare, anche perché il mio problema stava influenzando troppo negativamente sia la mia vita familiare che la mia attività lavorativa e sentivo che le responsabilità stavano per seppellirmi ancora in vita. Optai quindi per la discectomia laser nella speranza che la statistica, non entusiasmante, fosse dalla mia parte. Mi operò il chirurgo austriaco, di cui non ricordo il nome, alla clinica Cristo Re di Messina.
L'intervento andò bene. I dolori sono svaniti in pochi giorni ma ricordo che presi una quantità di farmaci pre e post intervento che devastarono il mio stomaco. Farmaci che solitamente si somministrano a chi ha ustioni di terzo grado. Poche settimane e tutto tornò alla, per così dire, normalità ad eccezione di un fastidioso formicolio all’indice e pollice della mano sinistra. Formicolio che si intensificava in funzione dell’esposizione al freddo così come, di tanto in tanto, il dolore alla scapola.
Non sarebbe svanito mi disse il chirurgo e dovevo tassativamente evitare pesi, come prendere in braccio mia figlia o salire a casa la spesa, e il freddo. Insomma sciarpa sempre anche d’estate, seppur più leggera. Ero il vicesindaco della nostra città e tutti mi chiedevano “perché porti la sciarpa a maggio?”.
Con il passare del tempo vedevo svanire la mia forza ed il mio tono muscolare, vivevo con la paura che il dolore ritornasse al primo fastidio accusato. Dopo i primi eventi pandemici ho iniziato a fere attività sportiva soprattutto corsa ma appena fu inverno il primo freddo mi riaprì le porte del mio inferno. Scosse lungo la schiena con apice su uno dei glutei e sulla coscia.
Ho chiamato la segretaria del chirurgo e mi da la felice notizia. Il chirurgo non viene più in Sicilia. È andato in pensione.
Allora mi ricordai che il sindaco, che accusava spesso problemi lombari, si era rivolto ad una nostra conoscenza, il dottore Vincenzo Siracusa, riscontrando benefici appena dopo le prime sedute.
Lo chiamai subito e da lì è iniziata la parte bella della mia storia. Ho portato a lui tutti i referti medici che avevo e lui subito mi disse “non hai nulla che non si può risolvere”, ovviamente, dopo avermi visitato accuratamente.
Il tuo corpo reagirà bene da subito. Quasi non ci credevo ma dopo appena 3 lezioni di esercizi correttivi e sedute di allungamento dei muscoli mi sentivo già meglio. Seguivo alla lettera le sue indicazione e dopo le prime 10 lezioni pensavo di avere un corpo che non era il mio.
Ho fatto con lui 20 sedute anche se dopo le prime 10 era già pronto per mettere in pratica tutti i suoi preziosi consigli. È stata un’esperienza fantastica!
La cosa che più ho apprezzato del suo lavoro sono state le sue spiegazioni. Si è assicurato, con le sue spiegazioni, che io potessi comprendere a pieno i motivi dei mie malesseri fisici. Adesso so che avevo sbagliato tutto.
Allungare i propri muscoli è fondamentale per allentare la pressione sulla colonna vertebrale che sostiene il nostro corpo; così com’è fondamentale potenziare alcuni muscoli come ad esempio l’addome o la schiena per evitare che tutti gli sforzi del nostro corpo gravino sull’apparato scheletrico e soprattutto sulla colonna vertebrale.
Ma quali sono i risultati nei 2 anni che sono trascorsi dalla prima visita. Mi sento un leone!
Prendo entrambe le mie bambine in braccio, mi alleno regolarmente con risultati che per un quarantenne credo siano entusiasmanti.
Ho 41 anni e non ho praticato alcuno sport dai 23 ai 39 anni. Zero assoluto.
Oggi corro i 5 km con un tempo medio di 4’50’’/km.
A tutte le persone che conosco che soffrono di questi problemi suggerisco spesso una visita dal dott. Siragusa.
Dico sempre “non ci devi andare per risolvere il tuo problema ma come prima cosa per comprenderne le cause”.
Credo sia questa la vera svolta.
Grazie a questo percorso oggi governo il mio corpo; mi dice di cos’ha bisogno ed io cerco di soddisfare le sue richieste perché mi fa stare bene non solo fisicamente ma direi soprattutto mentalmente, tant’è che le mie performance professionali ne hanno beneficiato parecchio.